Monaco di Baviera è fra le mete turistiche più gettonate della Germania, ma spesso deve fare i conti con l’oscuro passato di questa nazione.
In particolare, quest’area è quella che ha visto nascere il movimento nazionalsocialista, più comunemente noto col termine Nazismo, che dal 1930 in poi metterà a ferro e fuoco tutto il territorio dell’Europa attuale, arrivando perfino a scatenare un conflitto a livello mondiale che coinvolgerà sia gli Stati Uniti che il Giappone.
Il nazismo in Germania è un argomento che si affronta con molta serietà, ed è per questo motivo che sono sorti diversi centri dove è possibile informarsi sui processi e sugli avvenimenti che hanno portato alla formazione del Terzo Reich, comprese preziose testimonianze di chi è sopravvissuto sotto il regime di Hitler e ha potuto uscire vivo dall’inferno dei campi di concentramento.
Sommario
NS-Dokumentationszentrum München: un polo di informazione di fondamentale importanza
Proprio a Monaco di Baviera è stato costruito il Centro di Documentazione del nazismo più importante della Germania, cercando in questo modo di dotare i tedeschi e non di un luogo dove confrontarsi con gli orrori del passato per trarne un insegnamento valido anche nel presente.
Conosciuto con il nome di NS-Dokumentationszentrum München, l’edificio si trova a breve distanza dalla Königsplatz in un luogo tutt’altro che casuale: proprio qui, infatti, sorgeva la cosiddetta “casa bruna”, il quartier generale del partito nazista che venne distrutto durante i bombardamenti del 1945.
Inoltre, tutta la zona circostante era un luogo cardine del regime che, per esempio, nella Königsplatz decorata con un rigoroso stile neoclassico trovava il palcoscenico ideale per le sue parate.
Quello che è necessario sottolineare del Centro di Documentazione del nazismo di Monaco di Baviera è che non è stato creato come vero e proprio “museo del Terzo Reich”, in quanto questo poteva dare adito a spiacevoli interpretazioni da parte di chi si trova a sostenere l’ideologia nazista, magari con tanto di “pellegrinaggi” a luoghi con cimeli legati a questo movimento.
Il vero obiettivo di questo luogo, infatti, è educare senza “edulcorare” nulla, dando a chi vi si rivolge tutti i mezzi per valutare criticamente l’impatto negativo che la dittatura nazista ha avuto sulla Germania del XX secolo e, in questo modo, evitare che si possa tornare agli stessi errori e alle stesse follie della Seconda Guerra Mondiale.
L’esterno e l’interno del Centro di Documentazione del nazismo
Dall’esterno l’edificio che ospita questo importante polo sulla storia del nazismo si presenta come un imponente cubo di cemento e vetro che, volutamente, mostra un taglio architettonico moderno in contrasto con quelli che, durante il Terzo Reich, erano considerati i canoni estetici dominanti.
Si tratta anche di un riferimento all’architettura del presente, un modo di guardare al futuro e conservare documenti e testimonianze in una struttura efficiente e moderna. Appena entrati ci si ritrova in una grande sala bianca dove si trova la biglietteria, ed è possibile acquistare il biglietto per poi accedere all’esposizione a partire dall’ultimo piano.
La particolarità di questo edificio, infatti, è che il percorso di visita non è convenzionale, ma viene fatto iniziare dall’ultimo livello per poi scendere mentre si progredisce livello dopo livello, un modo per simboleggiare l’iniziale ascesa del movimento nazista e, inevitabilmente, la sua rovinosa caduta.
Il percorso è diviso in quattro periodi: la nascita del movimento, la vita sotto il Terzo Reich, la vita in Germania allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e, infine, la caduta del nazismo e il dopoguerra tedesco.
Informazioni utili sul Centro di Documentazione del nazismo
Questo centro di documentazione presenta ai visitatori una grande quantità di informazioni sotto forma di documenti scritti, oppure registrazioni audio (comprese le audioguide) e filmati d’epoca.
Non mancano anche cimeli più disparati come i poster o gli oggetti decorativi, tutti collocati all’interno del loro preciso spazio nella storia. 33 stazioni accompagnate da altrettanti pannelli compongono un percorso che permette di seguire i momenti clou del regime, compreso il famoso putsch di Monaco.
Si tratta di un’esperienza unica nel suo genere, che permette di farsi un’idea chiara del perché un movimento politico così violento possa essersi stabilito nella Germania delle primo dopoguerra, o meglio nella Repubblica di Weimar, così come veniva conosciuta al tempo: per molti versi non è una visita di piacere, ma è necessaria per chi desidera scoprire di più sul passato di Monaco di Baviera in tutte le sue sfumature, anche le più tragiche.
Questo centro, che si trova a Brienner Straße 34, può essere facilmente raggiunto da Königsplatz e presenta un biglietto d’entrata piuttosto conveniente: 5 euro intero e 2,50 euro ridotto per gli studenti, audioguida in lingua italiana compresa.
Gli orari di apertura vanno dalle 10.00 alle 19.00 tutti i giorni, lunedì escluso, dove è possibile anche affidarsi alle visite guidate che, però, sono tenute solo in inglese.